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APAPAIA

Con il post di oggi, l'ultimo del mese di Gennaio, concludo la serie di articoli dedicati all'anno appena terminato e, proprio come un anno fa, abbandono temporaneamente il mondo beauty per farvi fare una breve incursione tra gli scaffali della mia libreria. 

Come lo scorso anno, i testi saranno presentati in ordine cronologico di lettura, con la relativa trama, ma senza commenti di tipo personale. Troverete molte graphic novel, autori giapponesi, qualche libretto inutile preso giusto per essere letto in spiaggia e un paio di piccoli gioiellini che mi hanno dato forza quando mio padre era in ospedale. Spero che vi possano essere d'ispirazione.

Zerocalcare - L'elenco telefonico degli accolli
"Seconda raccolta del blog zerocalcare.it, L'elenco telefonico degli accolli contiene 45 pagine inedite nelle quali il popolarissimo fumettista di Rebibbia riflette sulle responsabilità che derivano dal successo e sull'impossibilità di essere all'altezza delle aspettative degli altri. Dolceamaro, come è nel suo stile più intimo, Zerocalcare si racconta ripercorrendo le storie degli ultimi due anni del blog."

Reinhard Kleist - Cash. I see a darkness
"Reinhard Kleist è forse il più originale autore di biografie a fumetti d'Europa. La sua storia di Johnny Cash, leggenda del country americano, è da quasi un decennio il testo di riferimento per capire il tormento dell'anima di uno dei più controversi artisti della musica del Ventesimo secolo.
Questa nuova edizione BAO, riveduta e corretta, comprende un'appendice a colori con illustrazioni di Kleist ed è il modo perfetto per avvicinarsi alla figura dell'autore di Folsom Prison Blues."

Davide Toffolo - Graphic novel is dead (rilettura)
"Trascorri la vita a raccontare. A raccontare il desiderio di essere uguale fra gli uguali, la vocazione a vivere tra gli ultimi; a sottrarti alla mercificazione della tua arte e della tua immagine per essere in grado di prendere la vita e farne letteratura da mostrare al mondo, quello stesso mondo che osservi con il giusto distacco dalla quiete della provincia. Poi ogni corretta distanza si azzera, ed è il mondo a piombare nella tua vita: non resta altro da fare che raccontare anche questo. Graphic Novel Is Dead è l'autobiografia a fumetti di Davide Toffolo, fumettista e frontman di Tre allegri ragazzi morti. Il racconto di una vita lontana da ogni cliché, quella di un autore che ha creato per sé una super-identità dal volto di teschio, e che per rendersi personaggio si è spogliato di tutte le proprie fragilità. Per poi metterle assieme e farci il fumetto più importante della sua vita. Questo."

Haruki Murakami - La fine del mondo e il paese delle meraviglie
"In una piccola e spettrale città, che mura insormontabili separano dal resto del mondo, gli abitanti, privi di ombra e di sentimenti, vivono al riparo da qualunque emozione. Un nuovo arrivato ha il compito di leggere i vecchi sogni nel teschio degli unicorni, i soli animali del luogo, cogliendo frammenti di memorie e di un'altra vita o dimensione.
Parallelamente, in una Tokyo futuribile e disumana, un uomo viene coinvolto da uno scienziato, geniale ma sconsiderato, in un esperimento a rischio della vita che lo porterà a calarsi nei sottosuoli della città, in lugubri voragini animate da creature mostruose e maligne, metafora delle paure che agitano le coscienze.
Proprio nel buio fitto della mente si troverà la soluzione che lega i personaggi dei due mondi, in realtà l'uno il riflesso dell'altro.
Sarà possibile lo scambio tra le due dimensioni, o il viaggio sarà senza ritorno?"

Chuck Palahniuk - Beautiful you
"Mettiamo che uno scrittore voglia raccontare la favola di Cenerentola e mettiamo che quello scrittore sia Chuck Palahniuk, quale storia ci capiterebbe tra le mani? La storia di Penny Harrigan, giovane impiegata dall'aspetto scialbo e i desideri opachi che passa le sue giornate a servire caffè in uno studio di avvocati. È lì che un giorno incontra Cornelius Linus Maxwell, bellissimo, ricchissimo, divorziatissimo. Sorprendentemente, Maxwell la invita a cena nel ristorante più alla moda di New York e di lì nella suite di un albergo da miliardari a Parigi dove, taccuino alla mano, le fa sperimentare il più alto grado di piacere. Tutto magnifico, vero? Non esattamente. Perché Penny scopre presto di essere la cavia per il collaudo di Beautiful You, una linea di sex toys only for ladies che Maxwell sta per lanciare sul mercato globale. È un successo assoluto dalle conseguenze devastanti: famiglie distrutte, bambini abbandonati, uomini ignorati, donne inchiodate alla dipendenza pressoché ininterrotta dai fantastici, e micidiali, giocattoli Maxwell. E Penny? Deciderà di essere complice del più grande spacciatore di piacere mai esistito o proverà a salvare il mondo dalla sua dipendenza cieca da prodotti genialmente confezionati?"

Gianrico Carofiglio - Passeggeri notturni
"Voci che risuonano nell'oscurità di vagoni semivuoti, lampi che scaturiscono da frammenti di conversazione, profumi nascosti negli anfratti della memoria. I titoli di questa singolare raccolta - trenta scritti di tre pagine ciascuno - rappresentano di volta in volta un genere diverso, in un susseguirsi di aneddoti, brevi saggi, racconti fulminei. Li popolano soprattutto figure femminili sfuggenti e indimenticabili, mentre a vicende drammatiche, o amare, si alternano situazioni comiche, sempre in un gioco di specchi tra realtà e finzione. A tenere tutto insieme, come in un mosaico, è una scrittura tersa quanto l'aria notturna, capace di svelare le verità celate nei dettagli dell'esistenza con una magistrale economia di parole."

Ryu Murakami - Tokyo soup
"Kenji ha vent'anni e per guadagnarsi da vivere accompagna turisti per lo più occidentali in mediocri sex-tour in giro per la Tokyo di fine millennio. Di gente strana ne ha vista parecchia, ma quando viene assoldato dall'americano Frank sente subito che qualcosa non quadra. Il cliente è stato chiaro: vuole sesso e sesso avrà. Serata dopo serata la sensazione che qualcosa di brutto stia per accadere cresce in Kenji. E infatti un'ipnotica, selvaggia discesa agli inferi ha inizio sotto il suo sguardo terrorizzato e quasi affascinato.
Murakami ci racconta il brutale e sanguinoso viaggio di Frank attraverso le notti di una Tokyo trasfigurata, tra pachino e luci al neon, affollata di mille solitudini.
Una storia senza scampo, in cui la gelida violenza degli individui non è che il pallido riflesso di una società feroce e impassibile, muta e sorda, che ha fatto del consumo l'unico senso di marcia accettato e accettabile. Emozionante come un thriller, ipnotico come l'osservazione di un pezzo di realtà mostruosamente affascinante, Tokyo Soup è la maestosa orazione funebre per un mondo senz'anima."
Francesco Piccolo - Momenti di trascurabile felicità
"Sei in coda al supermercato in attesa del tuo turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Sei un po' distratto, insomma. Quando all'improvviso la realtà intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora capisci di averne appena incontrato uno. I momenti di trascurabile felicità funzionano così: possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato.
Per farti scoprire, ad esempio, quant'è preziosa quella manciata di giorni d'agosto in cui tutti vanno in vacanza e tu rimani da solo in città. Quale interesse morboso ti spinge a chiuderti a chiave nei bagni delle case in cui non sei mai stato e curiosare su tutti i prodotti che usano. O la soddisfazione nel constatare che un amico ha ripreso in poco tempo tutti i chili persi con una dieta faticosissima che, per qualche giorno, sei stato tentato di fare anche tu.
A metà strada tra Mi ricordo di Perec e le implacabili leggi di Murphy - ma col gusto tutto italiano della divagazione - Francesco Piccolo mette a nudo con spietato umorismo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze con le quali prima o poi tutti noi dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento dopo momento, si finisce col venire travolti da un'inarrestabile ondata di divertimento, intelligenza e stupore.
Con la stessa sensibilità con cui ha perlustrato l'Italia «spensierata», Francesco Piccolo raccoglie, cataloga e fa sue le mille epifanie che sbocciano a ogni angolo di strada. Perché solo riducendo a spicchi la realtà si riesce ad afferrare per la coda - magari un attimo appena - il senso più profondo della vita."

Haruki Murakami - I salici ciechi e la donna addormentata
"Scritti e pubblicati in Giappone nell'arco di oltre un ventennio, i racconti che compongono questa raccolta ci offrono, nella estrema varietà di ispirazione, lunghezza e stile che li caratterizza, un affascinante campionario delle tematiche e delle atmosfere che troviamo nei grandi romanzi di Murakami.
Dalla leggerezza di brevi episodi come Il tuffetto e Splendore e decadenza delle ciambelle a cono, condotti sul filo della comicità e dell'assurdo, passiamo alla nostalgica, eppure lucida rievocazione di ricordi autobiografici nel racconto Il folclore dei nostri tempi e in quello che dà titolo al volume, I salici ciechi e la donna addormentata, entrambi basati sull'esperienza giovanile dei mitici anni Sessanta. L'angoscia di scoprire sotto l'apparente trasporto verso qualcuno un senso di repulsione ispira Granchi, mentre I gatti antropofagi porta alla luce l'angoscia dell'uomo che per scelta ha dato alla sua vita una svolta irreversibile, rinunciando a tutto ciò che aveva creduto di amare. Altrove (Lo specchio, Storia di una zia povera, Nausea 1979, L'uomo di ghiaccio), troviamo l'irruzione del fantastico nella vita quotidiana - uno dei capisaldi della poetica di Murakami -, mentre ne Il settimo uomo il tema dell'errore di gioventù che condiziona, e rovina, la vita intera di una persona, è introdotto da una di quelle visioni folgoranti con cui lo scrittore sa rappresentare l'orrore di una tragedia. La solitudine dell'individuo - altro leitmotiv murakamiano - è il sentimento che ispira Tony Takitani, La lucciola, Hanalei bay, mentre a chiudere la raccolta troviamo una di quelle storie assurde e ironiche, La scimmia di Shinagawa, con cui lo scrittore giapponese ama mettere in ridicolo l'autorità costituita e smantellare i luoghi comuni."

Stefano Benni - Pantera
"L’Accademia dei Tre Principi è una sala da biliardo. Ãˆ un sotterraneo, un antro favoloso, dove sotto lo sguardo cieco del saggio Borges incrociano le stecche giocatori leggendari come il Puzzone, Elvis, Tremal-Naik, la Mummia, il Professore e Tamarindo. Si svuotano portacenere e si tiene il conto delle battaglie. In quel mondo di soli maschi un giorno fa il suo ingresso Pantera, “snella, flessuosa, pallida”, e la leggenda varca i confini. Quando i migliori cadono, come in un poema cavalleresco i campioni cominciano ad arrivare da lontano. Uscita dal suo racconto, Pantera porge il testimone ad Aixi, una ragazzina innamorata del suo mare, protagonista di una nuova sfida inondata di luce e di mistero."

Jojo Moyes - Un week end da sogno
"Nell è una ragazza inglese, ha ventisei anni e non è mai stata a Parigi. A dire la verità non è un tipo molto avventuroso e non ha girato molto, il suo sogno sarebbe quello di passare un weekend romantico con il suo ragazzo nella capitale francese. Dato che lui non fa il primo passo, Nell pensa bene di organizzare tutto da sola... Peccato che al momento di partire lui non si presenta in stazione e lei parte da sola triste e malinconica convinta che la sua vita sia tutta un disastro. Dopo un arrivo piuttosto traumatico, Nell incontra un tipo simpatico e affascinante, Fabien, e con lui il weekend si trasforma inaspettatamente nelle 48 ore più belle della sua vita."

Diego De Silva - Non avevo capito niente
"Prendete la persona più simpatica che conoscete. Poi quella più intelligente. Adesso quella più stupida e infantile. Più generosa. Più matta. Mescolate bene. Ecco, grosso modo, il protagonista di questo libro.
Un po' Mr Bean, un po' Holden, un po' semplicemente se stesso, Vincenzo Malinconico è un avvocato semi-disoccupato, un marito semi-divorziato, e soprattutto un grandioso, irresistibile filosofo naturale. Capace di dire cose grosse con l'aria di sparare fesserie, di parlarci di camorra come d'amore con la stessa piroettante, alogica, stralunatissima forza, Malinconico ci conquista nel più complesso dei modi: facendoci ridere.
Vincenzo Malinconico è un avvocato napoletano che finge di lavorare per riempire le sue giornate. Divide con altri finti-occupati come lui uno studio arredato con mobili Ikea, chiamati affettuosamente per nome come fossero persone di famiglia. La sua famiglia vera, del resto, è allo sfascio: la moglie l'ha lasciato, i due figli adolescenti, amatissimi, hanno i loro sogni e i loro guai. A Vincenzo Malinconico capitano improvvisamente due miracoli. Il primo è una nomina d'ufficio, grazie alla quale diventa difensore di un becchino di camorra, Mimmo 'o Burzone, e si trova coinvolto in un'avventura processuale rocambolesca. Il secondo miracolo si chiama Alessandra Persiano: la donna più bella del tribunale, che si innamora di lui e prende a riempirgli la vita e il frigorifero. Ma il vero miracolo, per noi lettori, è la voce svagata, digressiva ed eccentrica intorno a cui ruota l'intero romanzo. Il vero miracolo è il pensiero storto e irresistibile di Vincenzo, che riflette su tutto quello che attraversa la sua esistenza e la sua memoria, seducendoci, di deriva in deriva, fino in fondo."

Marco Missiroli - Atti osceni in luogo privato
"Questa è una storia che comincia una sera a cena, quando Libero Marsell, dodicenne, intuisce come si può imparare ad amare. La famiglia si è da poco trasferita a Parigi. La madre ha iniziato a tradire il padre. Questa è la storia, raccontata in prima persona, di quel dodicenne che da allora si affaccia nel mondo guidato dalla luce cristallina del suo nome. Si muove come una sonda dentro la separazione dei genitori, dentro il grande teatro dell’immaginazione onanistica, dentro il misterioso mondo degli adulti. Misura il fascino della madre, gli orizzonti sognatori del padre, il labirinto magico della città. Avverte prima con le antenne dell’infanzia, poi con le urgenze della maturità, il generoso e confidente mondo delle donne. Le Grand Liberò – così lo chiama Marie, bibliotecaria del IV arrondissement, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine – è pronto a conoscere la perdita di sé nel sesso e nell’amore. Lunette lo porta sin dove arrivano, insieme alla dedizione, la gelosia e lo strazio. Quando quella passione si strappa, per Libero è tempo di cambiare. Da Parigi a Milano, dallo Straniero di Camus al Deserto dei Tartari di Buzzati, dai Deux Magots, caffè esistenzialista, all’osteria di Giorgio sui Navigli, da Lunette alle “trentun tacche” delle nuove avventure che lo conducono, come un destino di libertà, al sentimento per Anna.
Libero Marsell, le Grand Liberò, LiberoSpirito, è un personaggio “totale” che cresce con noi, pagina dopo pagina, leggero come la giovinezza nei film di Truffaut, sensibile come sono sensibili i poeti, guidato dai suoi maestri di vita a scoprire l’oscenità che lo libera dalla dipendenza di ogni frase fatta, di ogni atto dovuto, in nome dello stupore di esistere."

Filippo Scozzari - XXXX! Racconti porni
"Una compatta, feroce, malevola antologia antiporno, i cui 51 racconti costruiscono, in un gioco forsennato e irriverente di generi e citazioni, una crociata pro-intelligenza. Filippo Scozzari odia, rifiuta, affronta e capovolge gli stanchissimi stilemi dell'universo cochon, con l'esplicito augurio/missione che "uccello" rimi finalmente con "cervello". Scendendo nelle cantine di un genere più idiota che maledetto, più stantio che ribaldo, Scozzari ne rinnova i precetti usando anche il giallo, anche la fantascienza, anche il noir come teste d'ariete pur di abbattere la banalità, nemico supremo. Ogni racconto è al tempo stesso hard e il suo contrario, senza ritrosie, ma soprattutto senza insulsaggini o squallori da camionista. La scrittura diventa di fuoco, le figure si animano, e la "risata-con-pugnalate" è considerata l'unico ricostituente adatto. Questa ristampa, riveduta e ampliata, è più che mai attuale, in un Paese che presenta il sesso e contemporaneamente lo bandisce, lo usa ma lo nasconde o lo censura, se ne vergogna ma lo vuol tassare. Perciò, per trastullarsi a dovere con questo pamphlet a puntate, converrà stare al gioco scozzariano e capire che il nostro unico, vero organo sessuale è il pensiero."
Banana Yoshimoto - Il coperchio del mare
"Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest'estate sua madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di non avere tempo per fare compagnia a una ragazza così piena di problemi. Oltre a delle brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa.
Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate nel mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per l'anima ferita di Hajime. Sul finire dell'estate, quando l'acqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia nella tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è molto triste, ma il ricordo della loro amicizia l'aiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi dell'amica, ma sicuramente l'ha aiutata a guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo."

Mattia Labadessa - Le cose così
"È una raccolta di vignette, un libro illustrato, una caotica successione di pensieri e riflessioni. È la nostra disordinata vita, piena di "cose", a cui non sappiamo e non vogliamo dare un senso, o meglio: ci proviamo, ma con scarsi risultati. L'uomo uccello si apre completamente. In un libro che diventa l'imbarazzata confessione dell'individuo preda di ansie, disagi e paure, raccontate con estrema sincerità su uno sfondo giallo. Le pagine si trasformano nello sfogo della mente problematica di uno strambo pennuto, che affronta il quotidiano nel peggior modo possibile."

Bret Easton Ellis - Meno di zero
"«Cos'è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. Se si vuole fare una cosa è giusto farla». Sesso facile, cocaina, feste sempre più trasgressive, auto di lusso, rock a tutto volume: a Los Angeles i giovanissimi che frequentano l'ambiente patinato degli studios cinematografici hanno tutto e non desiderano più niente. In un mondo illuminato dai bagliori spettrali dei videoclip e svuotato di ogni sentimento, Clay, Blair, Daniel e Julian, biondi e abbronzati, esplorano le pieghe infernali del «paradiso» californiano in un crescendo di moralità e devastazione interiore che presto sconfina nell'orrore. Meno di zero è il ritratto disincantato dell'ultima «generazione perduta», il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation."

Chuck Palahniuk - Fight club 2
"Vent'anni dopo il libro che l'ha reso celebre, Chuck Palahniuk ha deciso di tornare a raccontare la storia dell'uomo nel quale si nasconde il sovversivo Tyler Durden. Il narratore senza nome del romanzo originale ora si fa chiamare Sebastian, ha sposato Marla Singer e insieme hanno un bambino... che costruisce bombe fatte in casa. E quando Marla comincia ad avere nostalgia di Tyler, decide di ritoccare i dosaggi dei suoi farmaci, e succede qualcosa di irreparabile. Al mondo.
Coadiuvato dai bellissimi disegni di Cameron Stewart, che per questo progetto è andato a vivere a Portland, per poter lavorare gomito a gomito con lui, Palahniuk reinventa il suo stesso canone con un'inventiva verbale e visiva perfetta per il medium Fumetto. Il volume contiene anche la rivisitazione del finale del romanzo originale."

Prima di concludere, se vi interessa, vi consiglio di iscrivervi a Goodreads, un social network in cui ciascun utente può aggiungere libri letti o da leggere, condividendo recensioni, commenti, votazioni e una lunga serie di altre informazioni. QUI potete trovare il mio profilo.
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Prosegue, come vi avevo già anticipato, la carrellata di post retrospettivi relativi all'anno da non molto terminato. Dopo aver ripercorso, mese per mese, i post più visualizzati (che non necessariamente sono i più apprezzati) del 2016, oggi vorrei riproporvi tutti quei post che sono passati in sordina, nonostante, a mio parere, avessero un buon potenziale.
Mi piace l'idea di dar loro una seconda possibilità, così facendo posso anche rendermi conto se lo scarso riscontro che hanno avuto è dipeso dal post stesso (poco interesse per l'argomento, mia incapacità di trattare il tema in modo adeguato, ecc.) o se si è trattato di una casualità.

Make Up For Ever Step 1 Redness Correcting Primer
Make Up For Ever Aqua Liner 13 Mat Noir



Make Up For Ever HD High Definition Powder e HD High Definition Pressed Powder



TonyMoly Age-Defying Snail Hydro-Gel Face Mask Sheet



Naturalmente Artec Breathe Skin Therapy Purifying Cleanser Gel e Mango Light Peeling



TonyMoly Panda's DreamWhite Sleeping Pack
Pennelli viso



Lottie London Soap Star Solid Brush Cleaners + Brushegg



Human+Kind Body Essentials



Tangle Teezer Compact Styler, Aqua Splash e Blow-Styling


Mai come questa volta un vostro parere è gradito: aiutatemi a comprendere cosa era andato storto!
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Incredibile, ma vero!

Apapaia è giunto al suo terzo anno di vita e non mi sembra possibile che il tempo sia trascorso così velocemente da quando ho pubblicato il mio primo post.

Cosa è cambiato negli ultimi tre anni? Davvero un mucchio di cose a ben vedere, ma quello che non cambierà mai è la mia voglia di condividere i miei pensieri su questo piccolo spazio (nonostante la vita privata spesso prenda il sopravvento e mi costringa a rallentare i ritmi), la mia totale incapacità nella fotografia ed il mio affetto per voi.

Non è cambiata neppure la mia "allergia" alle smancerie, pertanto preferisco non dilungarmi oltre e tagliare corto con un grande ringraziamento  a tutte voi che, silenziosamente o meno, dedicate una piccola parte del vostro tempo a leggere le sciocchezze che scrivo e, talvolta, a commentarle pure.

Grazie di tutto.
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Gennaio, come facilmente avrete intuito, sarà un mese di post dedicati a celebrare l'anno appena terminato, motivo per cui, per il terzo anno consecutivo, ho deciso di riproporre un vecchio tag ideato da Su un filo di eyeliner. 

Lo scopo del tag è ripercorrere tutto il 2016 attraverso le foto dei post più significativi (nel mio caso, i più visualizzati) pubblicati sul blog. A quanto pare gli articoli che vi interessano maggiormente sono quelli che riguardano i prodotti terminati ogni mese, troviamo anche qualche tag, post a tema skincare e ovviamente rossetti. Un buon mix, non c'è che dire.
GENNAIO: Voglio una pelle splendida #4 - Maschere Viso 7th Heaven

FEBBRAIO: This is the End 01.16

MARZO: The Night(s)watcher #8 - Lolita, Lolita II e Balkis

APRILE: #TheBeautyDilemma TAG: e tu cosa sceglieresti?

MAGGIO: TonyMoly Egg Pore Silky Smooth Balm, Blackhead Steam Balm e Tightening Cooling Pack 

GIUGNO: Nothing Compares 2U #7 - Maybelline Fit Me Concealer, Urban Decay Naked Skin Weightless Complete Coverage Concealer e Nars Radiant Creamy Concealer

LUGLIO: This is the End 06.16

AGOSTO: This is the End 07.16 

SETTEMBRE: Makeup Routine

OTTOBRE: Halloween-tea-tag: Make Up

NOVEMBRE: This is the End 10.16

DICEMBRE: This is the End 11.16



Mi fa sempre molto piacere riproporre questo tag perché in questo molto ho la possibilità di capire quali sono gli articoli che vi piacciono di più (e di conseguenza, ricalibrare i post anche in base ai vostri gusti) e, al contempo, riesco a rendermi conto dei cambiamenti che sono avvenuti all'interno del blog col trascorrere del tempo. Guardare al passato per avventurarsi verso il futuro, non è meraviglioso?
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Anno nuovo... Post vecchio!

Siccome fondamentalmente sono un'anziana amante delle tradizioni, anche quest'anno ripropongo il post con i prodotti beauty che mi hanno lasciato a bocca aperta nel 2016 (se vi interessa, vi lascio il link ai post delle migliori scoperte 2014 e 2015).




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Buon anno nuovo!

In genere allo scattare del nuovo anno si tende a ripensare a quello che ci è capitato negli ultimi dodici mesi, a fare bilanci, a stilare liste di buoni propositi. Io, ve lo dico subito onde evitare fraintendimenti, non amo nessuna di queste cose.

Potrei dirvi che nel 2017 mi sforzerò di migliorare con la fotografia (ce ne sarebbe davvero bisogno), di mostrarvi qualche mio look, di stare più al passo coi tempi/trend, ma se lo dicessi mentirei prima di tutto a me stessa, oltre che a voi.

Non mi piace fare promesse che so già in partenza di non mantenere. Non sto dicendo che non vorrei fare nulla di quanto citato, mi piacerebbe molto a dire il vero, ma solo coi miei tempi e quando mi sentirò di farlo, non certo perché l'ho deciso a priori. Sono quel genere di persona che resta giorni/settimane/mesi a guardare e poi, da un momento all'altro, senza nessun tipo di preavviso, si butta. Che ci volete fare? E se il momento non dovesse mai arrivare andrà bene lo stesso, l'importante è che sia una mia decisione e che mi faccia stare bene. Per esperienza so che questi "buoni propositi", quando non mantenuti, mi generano ansia e stress, motivo per cui li ho banditi senza rimpianti.

Ciò detto, possiamo mettere da parte questi discorsi noiosi e ritornare a concentrarci sul tradizionale post relativo ai prodotti terminati e/o cestinati lo scorso mese.

SKIN CARE

Bennet Salviette Struccanti
Bennet Double Face Dischetti Levatrucco
Cotoneve Fiocchi di Purezza
Garnier Struccante Occhi Express 2in1
Un reparto che mai resta a corto di confezioni vuote è quello degli struccanti. Faccio largo uso dei  dischetti in cotone sia per rimuovere il make up e lo smalto, ma anche per applicare tonico o acqua termale, Cotoneve e Bennet mi piacciono in egual misura. 
Mi piacciono meno le salviette struccanti Bennet, le trovo un po' troppo ruvide e poco imbevute, bisogna sfregare parecchio per rimuovere il trucco e, in ogni caso, il risultato non è perfetto. 
Il bifasico Garnier è uno dei prodotti a cui periodicamente faccio ritorno, segno che mi ci trovo bene.

Lavera Gel Detergente Vitalizzante Ginkgo & Uva Bio
Avevo acquistato il gel detergente Lavera prima di partire per le ferie di Agosto perché la confezione piccola era più adatta ad essere trasportata rispetto al detergente viso che stavo utilizzando in quel periodo. In realtà, come potete constatare voi stesse, mi è durata tantissimo, ben cinque mesi. Non è male, mi piacciono i prodotti in gel e in più non sento tirare la pelle dopo l'uso, ma non mi ha convinto completamente, soprattutto perché non è semplice da risciacquare.

EuPhidra Latte Detergente Struccante Quotidiano
Naturalmente Artec Breathe Skin Therapy Purifying Cleanser Gel
Due campioncini che ho utilizzato per un week end lungo in montagna, dell'EuPhidra non ho nulla da dire, se non che non amo in genere il latte detergente come tipologia di prodotto, mentre il Naturalmente è il mio prodotto viso del cuore e non appena terminerò quelli che ho ancora in casa, regali di amici e parenti, tornerò subito da lui (non è in foto perché l'ho gettato per sbaglio).

So' Bio Etic Hydra Aloe Vera Crème Légère Hydratante
Ultima minitaglia del Travel Kit che vi ho mostrato qualche mese fa, mi è piaciuta maggiormente rispetto alla versione Nuite Intense perché è più leggera - ma va?! - e non presenta quello stesso fastidioso odore erbaceo che non gradisco particolarmente. Con le creme viso sono sempre molto critica e anche questa non mi ha conquistata. La cosa particolare è che ogni volta che l'ho applicata, i pori del naso iniziavano a buttar fuori acqua. So che può sembrare una cosa strana, ma mi è capitato qualche volta anche con altre creme, qualcuna di voi sa quale potrebbe essere il motivo?

L'Erbolario Risposta Perfezione Crema effetto Lifting per il Viso
L'Erbolario Verbaluce Crema Idratante Schiarente per il Viso
Altri due campionici usati in montagna. Come sapete non sono una grande fan dei prodotti viso L'Erbolario, ma la linea Verbaluce mi sembra molto intrigante, sebbene credo che non acquisterei la crema in full size (anche questo campioncino è stato buttato per errore).

Rexaline Hydra-EyeZone
Con calma sto cominciando a vedere i risultati dello smaltimento di tutte le travel size che ho in casa. Questo contorno occhi era in un interessante travel kit che ho acquistato da Sephora e che vi ho mostrato in questo post. Nonostante si trattasse di soli 5 ml sono riuscita ad utilizzarla per circa un paio di mesi (ok, ci sono stati giorni in cui ho saltato il passaggio, confesso). Si tratta di una crema molto fluida e fresca, è leggerissima e si assorbe in fretta, per quel poco che ho potuto constatare mi è piaciuta.

Erborian Perfect Morning BB Mask
Mmmmm, cosa potrei dire di questa maschera in polvere? Non ho le idee chiare perché si tratta di una bustina monodose, prima di potermi esprimere dovrei usare anche le altre che ho in casa. Comunque ne sentirete parlare ancora perché ho intenzione di presentarvi il cofanetto in cui l'ho scovata.


BODY CARE

Bottega Verde Uva Rossa Bagnodoccia
Yves Rocher Mangue Coriandre Bain Douche Énergisant
Solo due bagnodoccia lo scorso mese, incredibile. Uva Rossa l'ho preso insieme a Madre, in generale mi piacciono i detergenti per il corpo di Bottega Verde. La minitaglia Yves Rocher l'ho utilizzata in piscina, il profumo è favoloso e davvero particolare, ve lo consiglio.

Rituals Honey Touch Rich and Nourishing Body Cream
Ho trovato questa crema in un cofanetto natalizio, non è niente di che, si tratta di una crema come tante altre, sicuramente non indimenticabile. La profumazione è gradevole, ma un po' finta.

Ahava Deadsea Water Mineral Body Lotion
Ahava Deadsea Water Mineral Hand Cream
Altre minitaglie trovate all'interno di un set da viaggio - smetterò mai di subirne il fascino? Non credo. Si tratta di una lozione corpo e di una crema mani ai sali del Mar Morto, mi sono piaciute entrambe, in particolar modo la crema mani. Sono molto idratanti e si assorbono velocemente, cosa che per me è sempre gradita in questo genere di prodotti.

Sephora Fleur de Cerisier Gomme Lavante Exfoliante
Senza giri di parole: lo scrub peggiore che abbia mai provato. Il prodotto è colloso/gommoso, davvero arduo da stendere sulla pelle e per nulla efficace dal punto di vista dell'esfoliazione. Non riesco davvero ad immaginarmi che a qualcuno possa piacere.

HAIR CARE

La Saponaria Bio Shampoo ai Semi di Lino Girasole & Arancio Dolce
Da quando ho provato per la prima volta questo shampoo è passato circa un anno. La prima cosa che si può notare è che la grafica del flacone è stata modificata ed ora è decisamente più carina. Purtroppo devo constatare che non mi piace più come prima. Le prestazioni non sono le stesse di un anno fa, forse è cambiata la formulazione o forse sono i miei capelli a non essere più gli stessi, però non riesco più ad averli puliti come in precedenza, già il giorno seguente mi sembrano sporchi e bisognosi di un ulteriore lavaggio. Peccato.

Biolis Nature Avena Shampoo Capelli Ricci o Mossi
Noah Shampoo Rinforzante alla Lavanda
Tempo fa vi avevo mostrato questi due shampoo in un unico post ed entrambi mi avevo fatto una buona impressione. La mia opinione al riguardo non è cambiata, ma ora la mia preferenza va senza dubbio allo shampoo Noah. Spoiler: sto provando altre varianti del marchio e mi piacciono tutte.

Splend'Or Balsamo Addolcente al Cocco
Tanta morbidezza per un solo, piccolissimo euro. Cosa potrei chiedere di più? Mi piace sperimentare con i prodotti per capelli, ma ultimamente diversi balsami mi hanno deluso, per cui sono tornata a questo che è sempre una garanzia.

Phyto 7
Di nuovo ci troviamo di fronte ad un prodotto che ho adorato per diverso tempo e che ora non riesco più a farmi piacere. Cosa è cambiato? Chi lo sa, forse solo il mio gusto personale. Ribadisco quanto scritto nella review, ma probabilmente ora i miei capelli hanno bisogno di altro.

L'Oréal Sublime Mousse
Questa minitaglia di balsamo girava per casa ormai da tempo immemore (era contenuta in una confezione di tinta per capelli) e non avevo il coraggio di usarla, per cui mi sono decisa finalmente a cestinarla. Ero stufa di vedermela sempre davanti.

MAKE UP & MORE

Catrice All Matt Plus
Era da parecchio che non terminavo una cipria. Questa di Catrice non è nulla di speciale, fa giusto quel che deve e lì si ferma. Non l'ho trovata particolarmente opacizzante, ma la colorazione era adatta a me.

Sephora Crayon Sourcils Rétractable 07 Auburn
Ancora la mia matita per sopracciglia preferita, ormai ne termino una al mese. Purtroppo un paio di settimane fa ho fatto una terribile scoperta: un commesso di Sephora mi ha detto che la colorazione di cui faccio uso io, la 07 Auburn, è stata rimossa dalla produzione. Per fortuna negli stores di Lodi e Piacenza ne hanno ancora una discreta scorta (non è un colore fra i più richiesti), ma temo il momento in cui le termineranno e dovrò darmi da fare per trovare un'alternativa che mi soddisfi e che sia anche economica.

Benefit They're Real Mascara
Benecos Natural Multi-Effect Mascara
Due mascara, uno terminato ed uno cestinato. Il Benefit è quello che sono riuscita a finire, è uno dei miei preferiti di sempre, insieme al Better Than Sex e qualche altro, e lo acquisterò ancora. Il Benecos invece devo cestinarlo. Mi dispiace tantissimo perché lo avevo vinto grazie al giveaway di Dolls and Butterflies (a proposito, torna presto!), ma sfortunatamente, ogni volta che lo applico, gli occhi mi bruciano tremendamente e lacrimano. Lo ha provato anche Madre e le succede la stessa cosa, per cui non me la sento nemmeno di regalarlo a mia volta a qualche amica. Sono proprio desolata perchè si tratta di un bel mascara nero, non particolarmente intenso, ma perfetto per il lavoro o le situazioni super easy e poi profuma di liquirizia. Per caso qualcuna tra voi ha avuto il mio stesso problema?

P2 Quick Dry Spray
Due boccette di asciugasmalto spray, sempre utilissimo e performante. Un difetto? Finisce molto in fretta.

Versace Bright Crystal Eau de Toilette
Mugler Alien Eau de Parfum
Hermès Eau des Merveilles Eau de Toilette
Adoro ricevere campioncini di profumo in omaggio perché in questo modo ho la possibilità di variare continuamente (anche se li indosso solo al lavoro, per il week end ho i miei insostituibili). Tra questi tre sono rimasta favorevolmente colpita da Hermès, davvero interessante, vi consiglio di andare in profumeria ad annusarlo.

Infine, causa deterioramento avanzato, ho dovuto cestinare anche la mia cara spugnetta triangolare che ho sfruttato tantissimo per l'applicazione di fondotinta e correttore. Non è niente di particolare o ricercato, ma mi piace tantissimo e devo assolutamente recuperarne un'altra perché la Beauty Blender non è minimamente paragonabile a questa.
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"Le maquillage est un culte à mystère" (A. Nothomb)

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